I procuratori dei tre centri, Giuseppe Adamo, Lorenzo Naso e Calogero Vetriolo, hanno dichiarato: “Riconosciamo il merito alla politica che finalmente compatta, riconosce il diritto all’assistenza dei nostri ragazzi e facciamo un ulteriore appello, perchè da soli non ce la facciamo.
Erano necessari 130mila euro e nonostante l’unanimità dei consiglieri, su un problema di notevole contenuto sociale, ne sono stati recuperati solo 100mila, erano presenti alcuni disabili e molti familiari degli assistiti che frequentano i centri diurni del CSR di Enna, Piazza Armerina e Barrafranca, si è parlato delle somme necessarie per far ripartire il servizio interrotto dal 10 novembre.
Ora bisogna riaprire subito i centri, dicono i familiari dei ragazzi, perché non riusciamo più a tenerli lontani dalla loro seconda casa o dalla prima come la definisce qualcuno. Si sta già lavorando alla stesura del protocollo d’intesa tra la provincia regionale di Enna, il C.S.R. e tutte le amministrazioni comunali del distretto
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