Cordoglio e sgomento nel mondo dello spettacolo, il grande regista Mario Monicelli si è tolto la vita lanciandosi dal balcone del quinto piano dell'ospedale romano San Giovanni in cui era ricoverato per un tumore, aveva 95 anni. Il papà della commedia all'italiana è l'ultimo "grande" del cinema italiano.
Questa è la notizia, che non è certamente positiva, anzi tutt'altro...ma... com'è nostro costume, cerchiamo di trasformarla in positivo, arricchendola di valori e significati.
Diciamo subito, pubblicamente e con coraggio, che NON SIAMO PER NIENTE DACCORDO CON LA SCELTA FATTA DI SUICIDARSI TOGLIENDOSI LA VITA CHE DIO GLI AVEVA DATO PER GRAZIA.
Detto questo, rimane il fatto di non conoscere i motivi che lo hanno indotto a compiere questo vile gesto.... se tra i motivi c'è l'incoscienza nel compiere il gesto, cioè che non sapeva ciò che stava per fare...allora diciamo "che Dio abbi pietà di Lui e lo accolga nella Sua misericordia che è senza limite alcuno"...
Se, invece, tra i motivi, c'è la piena coscienza e il beliberato consenso...allora lo affidiamo alla giustizia di Dio che tratta da peccatori coloro che si tolgono la vita per ostacolare il divino progetto d'amore per ognuno di noi.
La considerazione mia personale, qualora c'era la piena coscienza, è questa: Quando la vita lo ha fatto il grande regista che è stato, tutto andava bene!...quanto ,invece, a 95 anni, qualcosa non è andato bene, hai incolpato Dio togliendoti la vita.... questo non è da grandi.
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